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Della
beffa di due anni fa, quando l’Inter riuscì a perdere la Coppa Italia ai
supplementari, dopo aver vinto due a zero l’andata in trasferta, oltre a lui,
sono rimasti solamente in tre: Giani, l’unico ad aver giocato tutte e quattro
le gare per intero, il portiere Bindi, all’epoca secondo oggi titolare, ed il
fuoriquota Lombardo. Quella finale del 2004 Marco Andreolli
l’aveva vissuta dalla panchina, la scorsa settimana era tra i protagonisti
annunciati, e non ha deluso le attese, firmando con un colpo di testa il gol
che ha consentito ai nerazzurri di bissare il successo dell’andata, spegnendo
ogni speranza di rimonta del Milan. Con l’Inter il difensore centrale ha già
debuttato in tutte e tre le competizioni in cui è impegnata la prima squadra,
in serie A all’ultima giornata dello scorso campionato, in Champions League
nella trasferta di Glasgow, al termine della quale ricevette i complimenti di
Moratti, anche per fargli coraggio per un infortunio che alla fine si rivelò
meno grave della prima diagnosi, quando si parlava di frattura del perone. La
sua carriera era cominciata nelle giovanili del Padova, con cui si era
guadagnato anche le prime convocazioni in azzurro, impresa mai facile per chi
è tesserato per una società di serie C: l’Inter lo prese in prestito nel
2003, lasciandolo tornare per qualche settimana in veneto prima di andarselo
a riprendere il penultimo giorno di mercato. Per fisico, personalità ed anche
una discreta tecnica per far ripartire l’azione, è stato a lungo considerato
uno dei migliori difensori del campionato primavera, insieme allo juventino
Masiello, ora all’Avellino in serie B, con cui faceva coppia nella
retroguardia dell’under 19. (Francesco Oddi - 10 aprile ’06) |